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Negli ultimi 50 anni l'Intelligenza Artificiale ha raramente abbandonato la nostra mente permeando il nostro intrattenimento e invadendo le nostre vite in modi di cui spesso non ci rendiamo conto, anche se la realtà è raramente simile alla fantasia. Mentre Hollywood ha dipinto un'immagine di macchine intelligenti violente, antropomorfe e sociopatiche, bilanciate da facsimili innocenti e infantili di umanità, i frutti della ricerca sull'IA sono stati lentamente integrati nella nostra vita quotidiana. Algoritmi complessi che governano banche e bancomat, collegano le reti di comunicazione e ci permettono di accedere istantaneamente a persone e informazioni in tutto il mondo. Oppure applicazioni di pseudo-AI sui nostri smartphone, che ci consigliano ristoranti in base all'attività di navigazione e convertono unità di misura comuni con una sola parola. Una delle caratteristiche che definiscono l'IA nella cultura popolare è il suo controllo, o la mancanza di esso. Questa nozione è incarnata perfettamente dalle Tre Leggi della Robotica di Isaac Asimov. A prescindere dal nome con cui le si conosce, le Tre Leggi sono onnipresenti nei media moderni quando si parla di robotica o di IA ...