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Ero in un grande centro commerciale e disquisivo della recente scoperta del Bosone di Higgs quando una persona che non conoscevo è intervenuta durante la conversazione dicendo: «con questa scoperta si è confermato che Dio non esiste». Gli ho replicato «come al solito viene scambiato l’effetto per la causa. Questa scoperta al contrario dimostra che esiste una forza creatrice nell’Universo in grado di offrire la forma a tutto ciò che esiste. Non è il bosone certamente ma questi è solo un altro scalino verso l’origine di tutto, il punto centrale, la vibrazione che è pura coscienza e in-formazione. È ciò che si cela dietro il bosone di Higgs il vero segreto». Mi piace fare l’esempio dell’ape laboriosa. Un ape lavora per l’alveare, costruisce cellette e raccoglie polline, ma è cosciente di ciò che fa? No, non lo è. Ciò che è cosciente è l’intera società di api, se vogliamo l’intero alveare, costituito da regina e operaie. Esse formano un’unica coscienza collettiva, che sparisce se prendiamo un’ape nella sua singolarità. Questo è esattamente la funzione del Bosone di Higgs, che da solo non prova nulla circa Dio ma che nell’insieme (secondo la teoria, esiste un campo di Higgs che permea lo spazio, pieno di questi bosoni. I bosoni di Higgs sarebbero vettori di massa), garantisce il funzionamento del mondo sub-atomico e via dicendo, esprimendo una forma di coscienza che ha la sua origine in una vibrazione ordinatrice al di sopra del bosone stesso. Insomma, siamo sempre alla ricerca dell’origine delle cose, come è giusto, ma più andiamo in profondità e più dovremo accettare che esiste qualcosa che è al di sopra della nostra capacità di dividere la realtà, al di sopra di modelli standard o anche di modelli quantico- teorici. D’altronde la scoperta è stata annunciata, ma non è certa al 100%, considerando che nell’annuncio stesso del CERN e degli scienziati italiani che l’hanno realizzata, si dice che questa particella ha caratteristiche in parte diverse da come previsto da Higgs stesso. Il modello Standard è una teoria, e modello matematico, che spiega il comportamento delle 12 particelle elementari finora predette e osservate. Si tratta di sei tipi di quark e sei di leptoni (tra cui l'elettrone e il neutrino), più le particelle mediatrici di forza: il fotone, mediatore dell'interazione elettromagnetica, i bosoni W e Z, che mediano la forza debole; i gluoni, che mediano la forza forte. Come si legge sul sito del Cern: «A oggi, tutte le verifiche sperimentali del Modello Standard si sono dimostrate in accordo con le previsioni; nonostante ciò, il Modello Standard non può considerarsi una teoria completa delle interazioni fondamentali, dal momento che non include una descrizione della gravità e non è compatibile con la relatività generale». Il bosone di Higgs colmerebbe questa lacuna, spiegando l'origine della massa. Dodici più uno (12+1) quindi, e questo mi ricorda qualcosa. La Sindone è “il Bosone di Higgs” della metafisica? Si sa che l’Uomo della Sindone non rimase nel lenzuolo per più di 40 ore in quanto non è presente decomposizione e in quel Telo quel corpo si è letteralmente smaterializzato in seguito a un’esplosione di energia sconosciuta dal suo interno che ha impresso sul lenzuolo un’immagine fatta di luce. Ma come può sparire un corpo che ha massa? G. Baldacchini dell’ENEA, nel suo studio sulla Sindone afferma «L’unico fenomeno conosciuto in Fisica che conduca alla sparizione completa della massa con produzione di energia equivalente è il “processo di annichilazione materia-antimateria” (AMA) che oggi può essere riprodotto solo a livello subatomico nei laboratori di particelle elementari, ma che è stato dominante invece subito dopo il Big Bang, cioè negli istanti iniziali di esistenza del nostro universo». Cristo dopo la resurrezione appare alla Maddalena in forma di Luce e poi si reca dai 12 apostoli (le12 particelle elementari) in forma corporea, ma prima attraversando una porta chiusa come fosse privo di massa (il bosone). Egli è davvero il 13° elemento, il “Bosone di Higgs” della metafisica? Personalmente lo credo. Questo speciale sulla Sindone, scritto anche da scienziati che studiano la Sindone vuole offrire alcune risposte, che vi sorprenderanno.