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FEBBRAIO 2023

Quando, l’11 febbraio 2013, l’appena deceduto papa Benedetto XVI rinunciò al seggio pontificio scrissi altrove che questo gesto aveva a che fare con il Terzo Segreto di Fatima, reso noto nel 2000 dalla Santa Sede in modo incompleto. La parte “ufficializzata” proprio da Joseph Ratzinger, poi divenuto Benedetto XVI, è una visione dai forti toni simbolici, con un “Vescovo vestito di Bianco” che veniva assassinato, poi associata all’attentato di Giovanni Paolo II. Personalmente lo escludo, Papa Wojtyla non fu assassinato, sopravvisse all’attentato e dunque la visione non si adatta a lui. Questa parte del Terzo Segreto fa riferimento a fatti ancora da verificarsi. Un anno esatto prima della “rinuncia”, il 10 febbraio 2012, Il Fatto Quotidiano pubblicava in prima pagina un articolone dal titolo “Complotto contro il Papa. Entro 12 mesi morirà” e basato su documenti, fuoriusciti dai sacri palazzi, referenti a un futuro attentato a Benedetto XVI. Ero certo che queste trame fossero collegate alle “dimissioni papali” e che lo stesso Benedetto probabilmente associava alla visione profetizzata dal Terzo Segreto. È un fatto certo, molte paure nel Vaticano sono legate a quella visione, da loro ufficializzata, della morte di un “Vescovo vestito di bianco”. Nel 1999 il grande esperto di Fatima e studioso dei “segni degli Ultimi Tempi”, Monsignor Corrado Balducci, demonologo ed esorcista accreditato presso la Santa Sede (deceduto nel settembre 2008) durante un’intervista che gli feci, mi confermò che il Terzo Segreto divulgato è solo parziale...