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NOVEMBRE 2011

Quando vado a vedere un film al cinema, cosa che capita spesso, provo a capire il messaggio celato nella sceneggiatura che il Logos vi ha posto. Questo è uno dei motivi per cui mi piace la fantascienza, considerandola una forma attualizzata di mitologia. Tra le ultime uscite in sala sono rimasto favorevolmente impressionato dal film L’Alba del Pianeta delle Scimmie trovandovi una metafora di quel risveglio dei Figli di Dio profetizzato nel Rotolo della Guerra del corpus di Qumran, quando si parla del “Grande Giorno di YHWH” e i Figli della Luce trionferanno sui Figli delle Tenebre. Vi spiego perchè. Devo premettere che la scimmia è un potente simbolo sacerdotale. La parola inglese Monkey è affine a Monk, monaco, sacerdote. Volete una prova? Si pensi al babbuino Thot per l’antico Egitto, ad Hanuman per gli indù, al Sun Wukong cinese o ai Maya che ne facevano una rappresentazione del Sole (quindi del messaggero di Dio). Tutti simbolo di sacerdozio e saggezza. Dunque, la scimmia simbolizza il nostro antenato ancestrale e cosa c’è di più antico e preesistente a noi e in noi che non lo Spirito? Nel Vangelo gnostico di Filippo Gesù afferma: «Quando vedrete la vostra immagine che è entrata nell’esistenza prima di voi, e né muore, né si manifesta, quale meraviglia riuscirete a sostenere!», così come Giovanni Battista, che nel Vangelo di Giovanni 1:30 «Verrà uno dopo di me che era prima di me». Dunque l’antenato è lo Spirito, il Gigante primevo che portiamo dentro, la parte più antica ed eterna di noi, vera fonte sacerdotale e di conoscenza, e la scimmia ne è il suo simbolo naturale. In questo contesto proprio una scimmia, il gorilla (che nel film in oggetto assume un ruolo importante, oltre a quello di Cesare) è il simbolo di quel Gigante in noi. Il termine Gorilla è, infatti, affine a Graal, ed entrambi sono simbolo di saggezza e sacerdozio sacro. Torniamo al film. La super-intelligenza di Cesare è quella saggezza che si risveglia nell’individuo che inizia a capire chi sono i suoi simili e questi, come avvenuto per lui, vanno salvati in quanto dormienti. La scena chiave è il momento in cui il suo amico umano Will viene a riprenderlo da una prigionia forzata in un asilo per primati, dove questi erano sottoposti ad ogni genere di tortura. Lì Cesare ottiene coscienza dei suoi simili, della loro vessazione, del fatto che sono troppo stupidi per ribellarsi al giogo dei loro carcerieri e prende “la” decisione. Davanti agli occhi di Will la sua mano afferra la porta della cella richiudendola davanti a sè, per accettare volontariamente la prigionia. Cesare ha scelto! Rinunciare alla libertà per compiere la sua missione, quella di offrire consapevolezza e liberare i suoi simili. La liberazione avverrà e Cesare guiderà i suoi all’alba del loro futuro, osservando il sole eretto, sulla cima dell’albero più alto della foresta scelta per la sua nuova vita. Tutto questo ha un profondo legame con la Bibbia al passo di Isaia 61.1, ripetuto poi da Gesù: «Lo Spirito del mio Signore YHWH è su di me, perché YHWH mi ha consacrato con l’unzione, mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri... a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia di YHWH, un giorno di vendetta per il nostro Dio... Essi si chiameranno querce di giustizia...Voi sarete chiamati Sacerdoti di YHWH...». Cesare è dunque l’inviato, quel Messia che decide volontariamente di “imprigionarsi” in questa tenebra per liberare quelli del suo partito (come il Semyaza, capo degli angeli Vigilanti, che decide di scendere in questo mondo di tenebra per portare la luce). Questo mio editoriale è un invito a guardare oltre le apparenze, a leggere i libri sacri e conoscere i simboli perchè questo esercizio, che ci crediate o meno, dona una nuova vista, un nuovo modo di interagire con la realtà e il sacro in essa. Allegato a questo numero alcuni di voi hanno acquistato il saggio di Mike Plato Melkizedek l’Immortale. È solo il primo di una collana di saggi inediti che FENIX e XTIMES pubblicheranno ogni tre o quattro mesi e che saranno allegati alle riviste. Siamo aperti alle vostre proposte, se qualche ricercatore ha un libro che vuole pubblicare siamo disponibili a visionarlo.