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La recente notizia dello sconosciuto ambiente interno nella Grande Piramide ha generato una ridda di ipotesi ma anche di polemiche. Poco dopo l’annuncio, il prof. Corrado Malanga, invitato a parlarne su un canale di informazione alternativa, ha dichiarato che tale scoperta è un plagio delle sue ricerche, presentate con l’ing. Filippo Biondi nel 2022, le quali evidenziano, attraverso le analisi di dati ottenuti da rilevazioni fatte con un Satellite Radar ad Apertura Sintetica (SAR), una struttura interna molto complessa e ricca di ambienti, come stanze e corridoi, cui Malanga offre una sua chiave di lettura. Non è mia intenzione discutere quest’ultimo particolare, ognuno ha la sua idea della funzione di questo monumento e, come direttore di una rivista specializzata, sono sempre stato aperto ad ogni ipotesi di utilizzo. Quello che ho contestato a Malanga pubblicamente sulla sua pagina Facebook è solo che l’accusa di plagio fatta allo ScanPyramid non è corretta. Lungi da me dire che Corrado lo abbia fatto volontariamente, ma lo ScanPyramid aveva presentato questa scoperta nel 2016, e i diagrammi tridimensionali, derivati dalle rilevazioni alle lastre muoniche, nel 2017....